Pubblichiamo qui di seguito la bella intervista pubblicata dal giornale locale "Vita diocesana pinerolese"
Frossasco. Da venerdì 31 luglio a martedì 4 agosto il ricco programma della festa patronale
Novità e tradizione alla Sagra degli Abbà
Andrea Mameli è il presidente della Pro Loco di Frossasco. Tra gli
appuntamenti principali nella programmazione annuale c’è la Sagra degli Abbà. Questa
nasce da un’antica tradizione che anima la Val Noce: Andrea ci ha raccontato di
che cosa si tratta.
Ci sono novità nei
confronti delle precedenti edizioni?
“Sagra” che vince non si cambia!
L’edizione dell’anno scorso è andata molto bene nonostante il pessimo meteo: ha
piovuto in pratica tutti i giorni! Per questo motivo il programma riprende
grosso modo quello degli anni passati anche se qualche cambiamento ci piace
sempre inserirlo. Tornano, dopo un po’ di anni, i giochi dei borghi alla sera.
Giovedì 30 luglio alle ore 21:30 in piazza St. Jean de Moirans ci sarà
l’epilogo finale del torneo che vede in vera competizione i quattro borghi di
Castello, Madonnina, San Donato e San Bernardino. Le tifoserie sfileranno sui
carri allestiti per l’occasione e una serie di sfide vedranno protagonisti le
quattro squadre capitanate dagli Abbà per l’assegnazione del palio del leone
nero, simbolo di Frossasco. Il borgo vincitore sfilerà domenica con il nuovo
stendardo, appena restaurato da Manuela Cauduro.
Un’altra novità è la serata
dedicata agli gnocchi di patate. Sarà possibile degustare un piatto tris
scegliendo tra i vari sughi che verranno preparati. Con questa serata ci si
collega alla prima coltivazione della patata in Italia, che sembra sia avvenuta
proprio a Frossasco, nella frazione di Bisognette ad opera dell’avvocato
Giovanni Vincenzo Virginio negli ultimi anni del 1700. Ecco perché anche i
rinomati Abbhamburger, ormai immancabili, sono farciti con delle patate chips…
Rigorosamente coltivate a Frossasco.
Ci sono poi altre novità come il
fritto di pesce venerdì 31 luglio, il raduno di auto tuning sabato 1 agosto o
il concerto degli Oronero domenica 2: per la prima volta una tribute band alla
sagra degli Abbà. Quest’anno tornano anche le danze occitane con le musiche dei
Daù che faranno ballare fino a tarda notte nella splendida cornice medioevale
del centro storico.
Ma la caratteristica particolare
di quest’anno è senz’altro il festeggiamento del gemellaggio con la città
argentina di Piamonte con la quale 25 anni fa siglammo un patto di fratellanza.
Una rappresentanza sudamericana sarà presente ai festeggiamenti e ci sarà anche
un collegamento in video conferenza per salutare gli amici rimasti oltreoceano.
La sagra degli Abbà è differente dalle altre sagre già solo per il
nome: non è infatti citato un cibo (tipo sagra della porchetta, del peperone,
della patata, eccetera). In cosa si distingue dalle altre sagre?
La Sagra degli Abbà affonda le
sue radici nel XIV secolo, non sarebbe giusto snaturare le sue fondamenta
storico culturali per uno scopo commerciale. Gli eventi gastronomici sono
fondamentali per creare un clima di festa e convivialità e per far fronte alle
spese, ma il centro dei festeggiamenti per noi resta la domenica con la
consegna delle chiavi del paese agli Abbà e il corteo storico. Ecco perché la
nostra sagra è detta “degli Abbà”: nei giorni della festa sono loro i “Signori”
del paese e a loro sono affidati i festeggiamenti, proprio come nel 1300
Nel passato quindi chi erano gli Abbà?
Nel 1368 Amedeo VI di Savoia,
dopo aver liberato Frossasco dall’attacco dei d’Acaja, lasciò dei doni e
incaricò i capifamiglia, gli Abbà, di ricordare quel giorno. Dal primo
dopoguerra ad oggi la Sagra degli Abbà continua ogni anno. Fino agli anni
ottanta gli Abbà erano due, scelti tra i capifamiglia residenti a Frossasco,
sposati e con almeno due figli. Negli anni ottanta gli Abbà diventano quattro e
abbinati ai neonati borghi che scaturiscono dalla divisione del paese con il cardo maximus e il decumanus maximus (chi è stato all’Expo sa di cosa stiamo
parlando!). Ogni anno, al pranzo degli Abbà, vengono eletti due nuovi Abbà che
saranno in carica per due anni.
Chi sono i quattro Abbà di quest’anno?
Gli Abbà di quest’anno sono
Alessio Debeuz per San Bernardino, Luca Viotti per Castello e i nuovi eletti
Paolo Nuccio per San Donato e Paolo Bianciotto per Madonnina
Quali sono gli enti coinvolti?
Nell’organizzazione è coinvolta
in primis l’amministrazione comunale che contribuisce con un finanziamento che
quest’anno è stato ridotto di 2000 euro portandolo a 8000 a fronte di una spesa
di circa 30000 euro. In crescita invece è il numero di volontari e delle
associazioni del territorio che ci affiancano nel lavoro. Sono circa 60 i
volontari che partecipano attivamente ma sono convinto che tante altre persone
nel loro piccolo ci sostengono anche con piccoli gesti… Un’altra collaborazione
significativa ci viene da diversi commercianti del paese, sempre pronti a
tendere una mano per la buona riuscita della festa.
Quali le aspettative, i punti di forza, le difficoltà organizzative?
Non vorrei essere noioso nel dire
che la difficoltà maggiore è far tornare i conti, ma effettivamente è così. La
spending review impostaci dall’amministrazione cozza con il continuo aumento
dei costi da sostenere per portare avanti una manifestazione come la Sagra
degli Abbà. Di certo in questo periodo non si può far leva sui partecipanti,
infatti i nostri prezzi sono rimasti gli stessi dell’anno passato: resta quindi
facile proporre la consueta immagine della coperta troppo corta.
Non per questo le aspettative
sono in calo, anzi ci dobbiamo credere ancora di più. Possiamo ancora
migliorare. Sicuramente un nostro punto di forza è il pubblico, l’anno scorso
abbiamo avuto più di 4000 presenze. Anche la qualità degli eventi proposti è un
vero punto di forza. Nella preparazione delle cene c’è una ricerca attenta
nella scelta dei prodotti e anche la preparazione è condotta per il raggiungimento
di un risultato più che soddisfacente per le papille gustative. Gli artisti che
partecipano agli spettacoli sono scelti in maniera attenta e anche le cose più
semplici, grazie alla cura del dettaglio, sono rese eccezionali: andate a
visitare il nostro banco dei vini e ne avrete una prova. Quest’anno è entrato
in carica un nuovo direttivo con forze nuove e nuove competenze anche questo
sono convinto che sia un punto di forza non indifferente.
Con quali proposte la Sagra si rivolge al mondo dei giovani?
Per i giovani abbiamo sempre
avuto un occhio di riguardo. In primis sono coinvolti come protagonisti nel
torneo dei borghi e poi sabato 1 agosto saranno pronti a schiumarsi a ritmo di
musica dance.
Quali sono gli appuntamenti a cui consiglieresti fortemente di non
mancare?
Abbiamo già parlato delle novità
che chiaramente vi invito a scoprire, ma ci sono delle cose che abbiamo
ripetuto tali e quali proprio per il loro successo. Quindi vi direi di non
perdervi la paella di domenica 2 agosto a cura dei paellari di Meano e il
concerto degli Exes di martedì 4: da Udine una delle migliori cover band
d’Italia! L’anno scorso son piaciuti talmente tanto che ho dovuto rivedere
l’idea di cambiare band ogni anno. Per chi non le avesse ancora provate, è
d’obbligo l’assaggio delle costine alla frossaschese.
E quale sarebbe la loro caratteristica?
Non posso svelarvi tutti i
segreti della nostra sagra! Posso però dirvi che la fase più importante è la
cottura: la carne, dopo essere stata adeguatamente preparata, viene appesa ad
una speciale fornetta e cotta per induzione di calore, senza venire a contatto
con fiamme, brace e fumo. Vengono cotte per oltre due ore e la posizione
verticale ne fa scivolare via il grasso disciolto: il risultato vi lascerà
stupiti.
Tra gli eventi tradizionali c’è la corsa della “lesera”: di cosa si
tratta?
La lesera estiva è la versione su
ruote della corsa sulle lese: slittini usati per scivolare sul ghiaccio. Da
tempo, a causa del clima, non si riesce più ad organizzare la versione invernale
cosi abbiamo montato le ruote sotto le slitte. La caratteristica discesa di
svolge formando dei gruppi detti “Concate” con 3 slittini e cinque persone per
la formazione classica ma i più bizzarri osano anche molto di più…
Manuel Marras
Scoprite il programma completo sul sito www.prolocodifrossasco.it
Nessun commento:
Posta un commento